La rigenerazione ossea e tissutale attraverso l’utilizzo di concentrati piastrinici.

Il corso teorico-pratico per apprendere un protocollo utile nella tua attività quotidiana.
Uno dei più importanti obiettivi che si è posta nel corso degli anni la ricerca clinica è lo sviluppo di preparati che accelerino la guarigione dei tessuti molli e duri dopo un intervento chirurgico. Diversi materiali sono stati testati e molti di questi, non sempre hanno portato ai risultati sperati.
Negli ultimi anni è stato introdotto un nuovo protocollo che prevede l’utilizzo del PRF (fibrina ricca di piastrine), un preparato biologico ricco di fibrina autogena polimerizzata fisiologicamente, ricca di piastrine, leucociti e fattori di crescita fondamentali per la guarigione tissutale.
Questa metodica non richiede l’uso di anticoagulanti né di trombina di origine bovina o di qualunque altro agente gelificante; si tratta infatti di un preparato totalmente autologo che utilizza soltanto il sangue del paziente sul quale il concentrato piastrinico verrà poi successivamente utilizzato.
Come funziona
Entrando più nel dettaglio, questo protocollo prevede il prelievo del sangue del paziente inserito in una provetta senza alcun anticoagulante. Il sangue viene centrifugato e l’assenza dell’anticoagulante provoca l’attivazione in pochi minuti delle piastrine del sangue stesso e provoca la cascata di coagulazione.
In questo modo si forma una matrice fibrinica ricca di fattori di crescita che vengono rilasciati in maniera graduale stimolando la neoangiogenesi e funzionando come scaffold per la migrazione cellulare, aspetti fondamentali per il processo di rigenerazione tissutale.
Una condizione molto importante per ottenere il risultato atteso è quello di non attendere troppo tempo tra il prelievo e la centrifugazione del sangue perché, in quel caso, il fibrinogeno verrà trasformato in fibrina in tutta la provetta ed in seguito alla centrifugazione si osserverà una minima quantità di PRF con scarsa consistenza e praticamente inutilizzabile.
I vantaggi
Diversi studi sperimentali hanno dimostrato che il PRF è un materiale estremamente versatile che può essere utilizzato in diverse procedure:
- nella rigenerazione ossea svolge un ruolo importante per la stabilizzazione e la protezione del biomateriale innestato, costituendo un’ottima alternativa alle membrane riassorbibili; inoltre mescolata alle particelle dell’innesto (PRF Block) costituisce un legante e fornisce all’innesto una consistenza compatta che, grazie alla sua stabilità, consente una più semplice manipolazione e applicazione nel sito
- nell’ambito della chirurgia parodontale risulta molto utile in sostituzione o unitamente al prelievo connettivale, accelerando i processi di guarigione e portando ad un ispessimento del tessuto connettivale;
- nel rialzo di seno mascellare, oltre al contributo nella rigerazione ossea, è adatto a prevenire o gestire eventuali perforazioni della membrana Schneideriana;
- nella gestione dell’alveolo post-estrattivo dove l’applicazione delle membrane di PRF consente una rapida neoangiogenesi ed epitelizzazione di tutto il sito neutralizzando, di fatto, i fenomeni infiammatori.
Studi significativi
Nello specifico in uno studio del 2011 pubblicato all’interno del Journal of clinical periodontology (Thorat et Al. 2011) sono stati messi a confronto dei difetti intraossei trattati con il PRF con quelli trattati con il solo debridement del sito. I risultati ottenuti hanno dimostrato come i siti trattati con il PRF abbiano avuto un miglioramento enorme per quanto riguarda la riduzione della profondità di tasca e la perdita di attacco clinico.
Un altro studio interessante è quello in cui è stata messa a confronto la guarigione dei difetti ossei con PRF e quella con PRF in associazione all’osso bovino ( Lekovic et Al. 2011).
In questo caso si è visto che il PRF ha ottime capacità di migliorare i parametri clinici associati ai difetti intraossei, ma ovviamente l’utilizzo dell’osso bovino va ad esaltare gli effetti del PRF nel ridurre la profondità di tasca e nel migliorare il livello di attacco clinico.
Conclusioni
In sostanza con il PRF i processi di guarigione dopo un intervento chirurgico vengono accelerati e diminuiscono le probabilità di infezione e complicanze post-operatorie, migliorando anche il comfort del paziente.
Di tutto questo e di molto altro parleremo (e faremo insieme pratica), nel nostro corso del 29 e 30 novembre.
Non perdere l’occasione di apprendere una tecnica che applicata quotidianamente (come noi facciamo ormai da tempo), porterà vantaggi tangibili immediati per te e per i tuoi pazienti.
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Ti aspettiamo!
Autori:
Mario FAVORITI – Direttore Didattico OIS ACADEMY
Domenico IANNOTTI – Tutor OIS ACADEMY
Alberto NUTRICATI – Tutor OIS ACADEMY